giovedì 16 aprile 2009

Le scelte si fanno insieme

COMUNICATO STAMPA

Verdi e sinistra per Sangiuliano:
le scelte si fanno insieme, il sindaco è un patrimonio di tutta la comunità.
Riservandosi ogni scelta, il partito democratico di San Giuliano Milanese divide il centro sinistra.

Abbiamo assistito in questi mesi ad un alternarsi di nomi, metodi e proposte che nascondono il vuoto di politica e la paura di rinnovamento. Abbiamo tuttavia mantenuto aperto il confronto per senso di responsabilità e certi dell’importanza di difendere il governo di centro-sinistra a San Giuliano Milanese.

Oggi, a 45 giorni dal voto, la pretesa di imporre l’ennesimo nome solo perché di “gradimento” del Partito Democratico non serve a garantire l’unità del centro-sinistra né la possibilità di vittoria. Per questo, non ritenendo più utile un confronto a senso unico (su cui pesano ancora inammissibili veti nei confronti di forze della maggioranza uscente) abbiamo interrotto venerdì scorso, 9 aprile, la nostra presenza al tavolo sangiulianese. Noi non abbiamo nulla contro il nuovo candidato Sindaco del Partito Democratico: Gina Greco è una persona capace e competente che non avrebbe sfigurato all’interno di una rosa di nomi e candidature da valutare complessivamente. Purtroppo siamo di fronte ad un ulteriore “prendere o lasciare” che non lascia presagire nulla di buono per il futuro politico di San Giuliano.

E’ stata, la nostra, una scelta difficile, che abbiamo subito e non voluto, e della quale è utile ripercorrere le tappe fondamentali a futura memoria:
- abbiamo chiesto per tempo (dicembre 2008) primarie di coalizione, la risposta sono state le primarie interne del PD;
- da queste primarie è uscito il nome di Lucia Salvato che è stato accantonato in quanto “non gradito” allo stesso PD, all’Italia dei Valori e alla Lista Civica “Vivi bene San Giuliano”; questo ha poi comportato le dimissioni della stessa Salvato dalla carica di assessore e articoli sulla stampa in cui lamentava di essere stata “fatta fuori” dal suo stesso partito;
- abbiamo chiesto ancora primarie di coalizione ma sono state ulteriormente respinte;
- in compenso abbiamo assistito a un balletto di proposte e nomi tutti tesi al superamento delle “primarie del PD” da parte del PD stesso, sottovalutando pesantemente le aspettative dei cittadini;
- Il PD ha respinto tutte le proposte che sono state fatte da altre forze politiche, noi compresi, sia di candidature esterne che interne alla sua compagine politica, nomi che avrebbero potuto condurre ad una sintesi unitaria.

A questo punto, e nostro malgrado, non riteniamo più il PD e le forze che lo sostengono un interlocutore affidabile e autorevole per garantire la continuazione dell’esperienza del governo del centro-sinistra a San Giuliano Milanese né è utile proseguire un confronto sterile e a senso unico.

Noi per primi abbiamo presentato il 6 marzo le nostre idee e proposte programmatiche perché il candidato Sindaco e il Programma rappresentano una cosa sola.

La lista Verdi e Sinistra per San Giuliano sosterrà il suo programma per una città di qualità: sostegno e promozione alle attività produttive; sicurezza sul lavoro, difesa dell’integrità fisica dei lavoratori; un Piano Governo Territorio senza consumo di nuovo suolo; la trasparenza degli atti delle Aziende Pubbliche, il ruolo di indirizzo e controllo del Consiglio Comunale; alloggi pubblici a canone sociale e calmierato;la qualità e quantità dei servizi che l’amministrazione deve garantire, la sicurezza e l’integrazione sociale; forme adeguate di partecipazione.
In poche parole: una politica che sia di servizio ai cittadini.

Questi sono i temi che il confronto non ha affrontato e sono punti che rischiano oggi, a 45 giorni dal voto, di essere sacrificati ad un dibattito tutto interno al solo mondo dei partiti. Un dibattito che lasciamo volentieri ad altri.
E’ emerso con chiarezza che, nel PD e nella la lista civica Vivi Bene San Giuliano, prevalgono posizioni ostaggio di veti e di personalismi a danno della coalizione di centro-sinistra e della città.

Ma questa dura situazione subita e non voluta da parte nostra, non ci fa perdere di vista che il nostro avversario è il centro destra, per questo scenderemo in campo con le altre forze che hanno, di pari passo, interrotto la loro presenza al tavolo e con le quali ci sarà un percorso comune, fattivo e, ci auguriamo, utile al futuro della nostra città.

Invitiamo i cittadini ad essere protagonisti di questo percorso portando il loro contributo di idee e proposte alle nostre iniziative.



S.Giuliano M. 14 aprile 2009

1 commento:

fuliggians ha detto...

Veramente triste la vicenda della scelta del candidato sindaco. Sintomatico di una politica che non riesce ad allontanarsi da metodi vecchi e stantii. E di un pauroso pressapochismo che - dal mio punto di vista - si fa gioco della vita democratica di sgm.
La scelta del candidato sindaco: stiamo parlando di uno dei momenti più importanti della politica locale, ed è diventato uno scherzo. Non è accettabile moralmente e politicamente un tale comportamento da parte della dirigenza del partito. Avrei tanto voluto vedere nuovi metodi, più trasparenti e un comportamento ben definito. Invece - come sempre- si dà priorità ai giochi di potere. Come spiegarsi altrimenti una tale indifferenza nella scelta della rosa dei candidati, come se le loro capacità fossero interscambiabili. Personalmente non ho partecipato alle primarie per una sorta di muta protesta, ma quanto ne è uscito è veramente scandaloso. Che la segreteria di partito decida di soppiantare la scelta dei militanti e di tutti i votanti è veramente inaccettabile. Lucia Salvato era stata scelta, dopo che si era scelto di dare la parola alla gente. Questa opinione - l’unica che veramente dovrebbe contare - è stata disattesa. E quel che ancor più mi rattrista è proprio il vedere come anche a livello comunale si ripropongano sempre gli stessi giochi di potere, tristi a livello nazionale, ancor più tristi se pensati a livello locale; A livello comunale veramente dovrebbe ancor più valere il valore del candidato (ma forse questo è solo un plusvalore), non l’appartenenza ad una corrente di partito. Serve a sgm un buon amministratore, qualcuno che possa dare fiducia, perchè diciamolo: con questo modo di fare, sarà facile che la sinistra perda le elezioni, perda anche la poca credibilità che le rimane, e forse un cambio di giunta è quanto serve per stimolare un ripensamento radicale dei metodi. Perchè la crisi nazionale che sta investendo la sinistra in toto si ripropone a livello locale perchè le modalità di approccio politico sono le stesse. Occorre un candidato bravo, più che forte politicamente, e invece sembra che “uno valga l’altro”, che si mettano dei veti a persone senza discutere minimamente di programmi. Signori, prima i programmi, poi la scelta dei candidati che abbracciano questi programmi! E’ logico, è normale.
Leggere delle motivazioni (o delle non motivazioni) per cui si sceglie un candidato è desolante.