domenica 6 luglio 2008

Comunicato del Comitato antirazzista milanese

Da stamattina, sabato 5 luglio, i detenuti e le detenute del centro di detenzione di via Corelli a Milano sono in sciopero della fame.
Chiedono unitariamente la loro libertà e, allo stesso tempo, denunciano le condizioni della loro detenzione: cibo scarso e scadente, condizioni igieniche pessime, continue intimidazioni e maltrattamenti da parte della polizia, nessuna attenzione per le cure mediche (ai malati di AIDS non vengono somministrati i farmaci appropriati), continue espulsioni addirittura in paesi diversi da quelli di provenienza.
Di tutto questo una loro delegazione ha parlato con funzionari della prefettura durante un brevissimo incontro che ha fatto seguito all’inizio dello sciopero.
Contattati direttamente dai detenuti, nel pomeriggio, alcune decine di militanti antirazzisti si sono trovati davanti all’ingresso del CPT per un presidio di solidarietà e sostegno alla protesta.
Slogan, rumorose battiture con le pietre sul guard rail e uno striscione "chiudiamo i CPT, libertà per tutti" appeso sul cavalcavia della tangenziale, hanno caratterizzato l’iniziativa.
Dai numerosi scambi telefonici con l’interno è emerso che la polizia, in tenuta antisommossa, era entrata nei corridoi delle sezioni con chiaro intento intimidatorio, e che una ragazza egiziana che protestava è stata malmenata.
Sappiamo da alcuni avvocati che svariati sono i casi di immigrati detenuti nonostante la non convalida del trattenimento, alcuni sono in possesso di permesso di soggiorno in altri paesi d’Europa, e, soprattutto, che molti sono i lavoratori in nero prelevati direttamente sul posto di lavoro.
I detenuti hanno chiesto un incontro con una delegazione dei presenti al presidio, negata al momento dalla prefettura, e rinviata a lunedì.
In solidarietà ai detenuti in lotta, chiamiamo tutti coloro che si battono contro i CPT e le leggi razziali, a un presidio lunedì 7 luglio dalle 19 davanti al centro di detenzione in via Corelli.

giovedì 26 giugno 2008

Salva premier

Vignetta di Vauro da www.ilmanifesto.it del 24/6/2008


venerdì 20 giugno 2008

tutti davanti al palazzo di Giustizia di Milano. Lunedì 23 giugno ore 18

pubblichiamo volentieri l'appello del comitato milanese per la legalità.

Dal blog di Nando Dalla Chiesa

Rompiamo gli indugi. Il nuovo assalto di Silvio Berlusconi ai principi di legalità e alla giustizia non può vederci testimoni immobili e dunque complici. Ancora una volta il potere politico viene usato per tutelare posizioni processuali personali, senza alcuno scrupolo né verso i principi costituzionali né verso gli effetti che si producono a cascata sull’amministrazione della giustizia, sulla sicurezza e sulla libertà d’informazione. Le scelte accomodanti dell’opposizione si stanno rivelando semplicemente sciagurate. L’idea che l’acquiescenza verso Berlusconi sia segno di maggiore consapevolezza e maturità politica sta portando il Paese alla deriva, privandolo di una voce coerentemente risoluta nella difesa della Costituzione e della decenza repubblicana in parlamento.Noi crediamo che la logica alla quale Berlusconi sta assoggettando l’azione del suo nuovo governo e della sua maggioranza meriti una forte risposta democratica, libera dai complessi di colpa che la politica e l’informazione hanno cercato di gettare su chi negli anni passati si è mobilitato contro le leggi-vergogna e contro la manomissione della Costituzione. Non è stata la difesa dei principi di legalità costituzionale a fare perdere il centrosinistra, il quale anzi dal 2002 ha sempre vinto tutte le prove amministrative, fino alle politiche del 2006. Non è la nettezza dei principi che fa perdere, come ha dimostrato il divario tra i risultati di Rita Borsellino in Sicilia e i disastrosi risultati successivi. A far perdere voti è l’incapacità di governare emersa tra rivalità, ambizioni, narcisismi e rendite ideologiche ai danni del governo Prodi. Ed è, oggi, l’incapacità di rappresentare i propri elettori, sempre più inclini a non partecipare al voto.Per questo invitiamo i cittadini milanesi a una prima mobilitazione in difesa della Costituzione e della giustizia per lunedì 23 giugno alle 18 davanti al Palazzo di giustizia, luogo simbolico per l’opinione pubblica legalitaria della città. Del tutto consapevoli che non siamo noi il “già visto”. Il “già visto”, la ripetizione infinita della storia, una storia di arroganze istituzionali, è Silvio Berlusconi. Davanti a noi c’è solo una scelta: se tacere per stanchezza o mettere una volta ancora le nostre energie al servizio della democrazia repubblicana e dello spirito delle leggi.
Comitato milanese per la legalità19 giugno 2008

giovedì 19 giugno 2008

Cortina di ferro per delinquenti - Travaglio su beppegrillo.it

http://www.beppegrillo.it/2008/06/passaparola_lun_2.html#more

la striscia rossa - l'Unità

Esempio 1: A) un uomo violenta una studentessa alla fermata del tram; B) uno studente regala una dose di hashish a un suo coetaneo. Quale processo si farà per primo dopo la nuova legge? Risposta: B Esempio 2: A) un chirurgo provoca per un grave errore la morte di un bambino; B) un giovane ruba un cellulare a un coetaneo minacciandolo con un temperino. Quale processo si farà per primo? Risposta: B Associazione nazionale magistrati, effetti della nuova legge “salvapremier”, 18 giugno

mercoledì 18 giugno 2008

Campagna di ascolto della “Sinistra Arcobaleno”

Campagna di ascolto della “Sinistra Arcobaleno

Il progetto della sinistra unita e plurale è ancora vivo,vogliamo portarlo avanti costruendolo dal basso insieme a te

Con questa iniziativa vogliamo raccogliere le tue idee,proposte, domande sulla nostra città e sul nostro territorio. La prossima primavera a San Giuliano Milanese avremo le elezioni amministrative assieme all’appuntamento Europeo e Provinciale.

A questi appuntamenti vogliamo arrivare uniti e forti di una grande e reale partecipazione intorno alle scelte strategiche per il futuro della nostra città e della provincia.

Vogliamo finalmente mettere in campo proposte concrete per dare risposte vere ai bisogni del nostro territorio e dei cittadini, coinvolgendo donne e uomini per essere protagonisti e non spettatori del proprio futuro.

Protagonisti per costruire una città amica dove vivere bene significa che la paura,la solitudine,le barriere etniche culturali siano abbattute, per questo continuiamo con determinazione ed orgoglio il percorso unitario intrapreso per unire la sinistra e renderla determinante , protagonista, aperta e partecipata.

Questa campagna di ascolto serve a rompere il ghiaccio per raccogliere idee ,proposte,suggerimenti,

con il materiale raccolto a settembre inizieremo a costruire un progetto organico da far vivere nella città attraverso incontri e dibattiti con i cittadini sia singoli che associati.

Abbiamo scelto inizialmente queste 8 aree tematiche per organizzare meglio il materiale che riceveremo, naturalmente sono benvenuti suggerimenti o inserimento di altre aree tematiche che sono:

1) Territorio-urbanistica-difesa dell’ambiente

2) Mobilità e trasporti

3) Aziende comunali

4) Partecipazione, informazione

5) Cultura-associazionismo-attività sportive

6) Servizi sociali e alla persona

7) Attività produttive e mondo del lavoro

8) Rapporto con le altre culture

9) Legalità e sicurezza

Le Tue proposte,suggerimenti osservazioni le puoi inviare a sinarc.sgm@alice.it oppure http//assocsinarc.blogspot.com/ .Inoltre se Ti va di parlarne con noi puoi venire alla Casa della Sinistra in via Vespucci ang via Turati il mercoledì alle 21,15

Grazie dell’attenzione a presto.

Stagione di congressi

rif_congresso.gif Nelle prossime settimane si svolgeranno i congressi di circolo e provinciali di Rifondazione Comunista. In preparazione del congresso nazionale che si terrà dal 24 al 27 luglio a Chianciano.

A nessuno sfugge a sinistra l'importanza di questo congresso breve ma, intenso e decisivo per le sorti dell'intera sinistra.

Quindi non solo per gli 80.000 (cosi si dice) militanti di Rifondazione, che pur sono stati l'ossatura di una Sinistra l'Arcobaleno uscita annientata nelle ultime elezioni.

Non può sfuggire a nessuno che le scelte o le non scelte che verranno fatte a Luglio incideranno pesantemente sul più vasto processo di aggregazione, che nessuno ha il coraggio di negare ma neanche il coraggio di precisare come si vuole che sia.

Un appello a tutti coloro che hanno a cuore che un percorso di ri-costruzione prenda piede, partecipate attivamente ai congressi di circolo ed ai dibattiti sulle varie ozioni politiche, aiutateci.

A San Giuliano il 24 giugno ci sarà un assemblea pubblica di presentazione delle mozioni in Sala Previato ore 20.30

Il congresso si svolgerà i giorni 5/6 luglio presso la Casa del Popolo “Bar CARIBE” a partire dalle 14.00 del giorno 5

A lato nei link le mozioni congressuali


Incontri settimanali Sinistra Arcobaleno

Il mercoledì alle 21.15 ci si riunisce presso la Casa della Sinistra in via Vespucci 5.
Chiunque abbia voglia di venire a parlare con noi è ben accetto.
Il nostro intento è quello di costruire una Sinistra unitaria partendo dal basso.

Vi aspettiamo

Invito all'Assemblea di Sinistra democratica - San Giuliano Milanese 19 giugno 2008

Agli interessati,

Sarebbe bello se voleste partecipare all'

ASSEMBLEA di SINISTRA DEMOCRATICA della ZONA SUDEST
che avrà luogo giovedì 19 giugno alle ore 21.15 presso Luogo Comune in piazza Alfieri
a San Giuliano Milanese (dove eleggeremo anche i nuovi organismi dirigenti di zona) e alla

ASSEMBLEA PROVINCIALE MILANESE
sabato 21 giugno presso la Camera del Lavoro Metropolitana di Milano dalle 10 alle 19, che verrà conclusa dal nuovo Coordinatore nazionale Claudio Fava.
A presto.
Sinistra Democratica
coordinamento zona sudest

giovedì 12 giugno 2008

Avvio e non addio

La sinistra arcobaleno ha subito una drammatica sconfitta.


E’ stata sconfitta non perché si è presentata nuova e moderna, unitaria e plurale, capace di
fornire risposte all’altezza dei tempi, ma perché è stata percepita per quel che era: un
cartello elettorale, che non ha saputo proporsi come efficace alternativa.


Esiste in Italia un area di sinistra molto più vasta del voto alla Sinistra Arcobaleno,che in
questo caso si è astenuta delusa dall’esperienza di governo o si è fatta convincere dal voto
utile al PD, con l’illusione che dovesse servire a battere la destra.


Perciò noi non ci rassegniamo alla scomparsa della sinistra politica: perché i valori e gli
ideali di giustizia, di uguaglianza,sono oggi più attuali che mai; non ci rassegniamo ad una
sinistra frammentata e residua.


Al contrario, siamo convinti che serva una grande apertura, puntando sulla voglia di
partecipazione e riscatto presente in tante donne e uomini della sinistra,tra le tante persone
insoddisfatte della politica che vorrebbero cambiare lo stato delle cose presenti.


VOGLIAMO COSTRUIRE UNA “SINISTRA UNITARIA E PLURALE”, PROTAGONISTA SIA ATTRAVERSO INIZIATIVE DI DURA OPPOSIZIONE, SIA
DIMOSTRANDO DI AVERE UN’AUTENTICA CULTURA DI GOVERNO DELLE CITTA’ E DELL’ITALIA, IN UNA PROSPETTIVA EUROPEA ED INTERNAZIONALE
.



Qualcuno si vanta di aver fatto terminare il periodo delle alleanze, noi al contrario riteniamo che le separazioni consensuali abbiano prodotto un danno enorme regalando questo Paese a Berlusconi: è un errore che non possiamo più permetterci.


Il PD, inoltre, rappresenta una parte e non tutta l’opposizione. Continuare ad ignorarci non
solo favorisce il governo delle destre ma impedisce la costruzione di un progetto alternativo
credibile per il futuro. Siamo convinti che serva da subito reagire mettendo in campo un
opposizione forte ed efficace.


Per questo vogliamo proseguire il percorso intrapreso mettendo al centro i valori
della Costituzione che sono:

* Per una società fondata sull’egualianza effettiva dei diritti
* Per un sistema economico basato sulla dignità del lavoro, la giustizia sociale
e la solidarietà
* Per la tutela dell’ambiente,della biodiversità e una cultura dei beni comuni
* Contro ogni guerra, per un mondo libero dalla pena di morte, da armi e da
lle basi militari


Per queste e molte altre ragioni la sede dell’associazione della”Sinistra l’Arcobaleno” di via
Vespucci vuole essere la Casa della Sinistra dove ognuno possa contribuire a
costruire una sinistra unita e plurale e cambiare l’attuale società.



Associazione “La Sinistra l’Arcobaleno”
San Giuliano Milanese, Via Vespucci 5


Ci trovi di norma il Mercoledì sera


Indirizzo E-mail : sinarc.sgm@alice.it

sabato 31 maggio 2008

Sommosse alla Carfagna

Egregia Ministra Carfagna,
abbiamo letto con attenzione la sua "lettera al direttore" di Repubblica nella quale descriveva le sue considerazioni sulla questione della violenza alle donne. Siamo certe: le 150 mila donne, femministe e lesbiche che hanno partecipato al corteo contro la violenza maschile dello scorso 24 novembre non ne condividono il contenuto. La causa delle violenze degli uomini non risiede nella presunta fragilità delle donne.
Noi sappiamo che la famiglia è il luogo all’interno del quale si realizzano prevalentemente le violenze. Questo dato contrasta nettamente con il fatto che la famiglia sia eletta al ruolo di "ammortizzatore sociale". Essa diventa una direzione obbligata dal sistema welfare di questo Stato che non provvede alla soluzione della precarietà di tante persone, che non permette alle donne di essere autosufficienti e che anzi chiede loro di supplire nei compiti di cura che altrimenti nessuno svolgerebbe.
Noi crediamo che la famiglia, qualunque essa sia e da chiunque sia composta, debba essere una "scelta" e non un obbligo.
Promuovere una politica familista all’interno della quale è ammesso un unico modello di sessualità è il modo migliore per legittimare una cultura discriminatoria e sessista di per se’ veicolo di violenza.
Riteniamo pericoloso assegnare alle separazioni, ai divorzi e all’affidamento dei figli e delle figlie la causa delle tensioni che determinano gravissime tragedie all’interno dei nuclei familiari.
Una simile considerazione non tiene conto dei dati che dimostrano che la maggior parte delle violenze da ex coniugi avviene in occasione degli incontri tra padre e madre per lo scambio del figlio. Stiamo parlando di quei tanti casi in cui l’affido condiviso è stato concesso nonostante la presenza di denunce per violenze e maltrattamenti nei confronti del coniuge ed è stata data all’ex la opportunità di continuare a fare del male a moglie e figlio.
Sappiamo inoltre che sono tanti i casi in cui bambini e bambine vengano uccisi assieme alle mamme proprio dai padri che intendono l’intera famiglia quale proprietà. Ed è questo l’aspetto fondamentale sul quale la cultura non interviene: il possesso.
Non sono passati molti anni da quando è stata eliminata la figura del capofamiglia e dal momento in cui il padre è stato privato dello ius corrigendi, il diritto di correzione di ogni membro della famiglia.
E’ di quella modalità che stiamo parlando, prima legalizzata e ora culturalmente legittimata. Lei per prima si fa veicolo di questa cultura nel sostenere la Sua posizione contraria all’interruzione di gravidanza. Perchè equivale a dire che le donne non possiedono il proprio corpo e non hanno il diritto di autodeterminarsi. Delegittimare le donne nelle proprie scelte rafforza quella visione che le immagina bisognose di tutori che decidano per loro quasi non fossero in grado di intendere e volere.
Il messaggio che Lei trasmette è che le sole donne che non meritano di essere picchiate o, peggio, uccise, sono quelle che si dedicano alla famiglia. Secondo questi parametri è facile che gli uomini si sentano in diritto di dover esercitare su di noi una sorta di controllo sociale e che si sentano autorizzati a reintrodurre il loro sistema di correzione per insegnarci a non essere mai in contraddizione con i ruoli che proprio questa cultura patriarcale ci assegna.
Bisogna anche intervenire praticamente, siamo d’accordo, ma non nel modo che intende Lei. Di sicuro non ci sembra un gran segno di "concretezza" il fatto che il governo tagli il fondo di 20 milioni di euro per la prevenzione e il sostegno alle vittime della violenza sessuale. Anzi questo ci dimostra che avevamo ragione: il governo usa i nostri corpi per legittimare la propria politica razzista e poi ci sottrae fondi indispensabili per attuare una politica contro la violenza.
Ecco invece quanto noi intendiamo per "concretezza: E’ necessario investire sulle possibilità di autodeterminazione delle donne. Abbiamo bisogno di interventi strutturali che stabiliscano delle priorità difficili, non plateali come l’adozione di eserciti o più polizia. Non serve un sistema di leggi che rafforzino il modello securitario. Dentro le nostre case serve che noi siamo in grado di difenderci. Abbiamo diritto ad una abitazione e ad un lavoro che ci permettano di vivere autonomamente senza dover restare a sopportare violenze perché piegate alla dipendenza economica dai mariti. Abbiamo bisogno che i centri antiviolenza non dipendano dagli umori degli amministratori locali ma che vengano stanziati fondi nazionali che ne garantiscano l’operatività.
Abbiamo bisogno che i genitori non siano prescrittivi nei confronti delle preferenze sessuali delle proprie figlie e dei propri figli. Non ci deve essere nessun genitore autorizzato ad accoltellare una figlia perché è lesbica.
Le azioni del Ministero delle Pari Opportunità dovrebbero essere improntate a riconoscere e promuovere le nostre reali necessità.
Sia garante della concreta promozione dei diritti umani delle donne, primo tra tutti il diritto ad una vita libera dalla violenza, il diritto alla scelta su cosa fare della nostra vita e dei nostri corpi, così come voluto dalle principali convenzioni internazionali.
Cordiali saluti
Rete Nazionale Femminista e Lesbica

A RISCHIO DI SICUREZZA

Stupri e violenze su donne italiane e straniere. Un buon pretesto, un alibi presto dimenticato? Sia che il violento sia straniero o italiano quale sicurezza per noi?

La Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate
Via Piacenza 14 - 20135 Milano
Telefono: 02 55.01.55.19 Fax: 02 55.01.96.09
e-mail: cadmmi@tin.it http://www.cadmi.org/

Vi invita a discuterne:
Martedì 24 giugno 2008
dalle ore 17.30 alle 21.00
CAMERA DEL LAVORO DI MILANO – SALA BUOZZI - CORSO DI PORTA VITTORIA, 43

sabato 17 maggio 2008